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Schiava

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Martin Kilchmann ha scritto un interessante articolo sulla storia e sulla situazione attuale della Schiava. Nell’articolo, ad esempio, vengono trattate le superfici coltivate e le cifre relative alla produzione: 30 anni fa, il 60% dei 5400 ettari di vigneti dell’Alto Adige erano coltivati con Schiava, oggi la percentuale è solo del 13%. Tuttavia, la Schiava rimane la varietà più importante dell’Alto Adige.

Kilchmann dice: “I fanatici del vino lo sanno da molto tempo: Sono alla ricerca di gocce leggere, fruttate ed eleganti e li trovano anche in un lago di Caldaro, in un Santa Maddalena o in un Colli di Meraner. Con i suoi aromi di amarena, prugne e mandorle amare e il suo carattere vivace, la Schiava è tornata di moda”.

Leggi qui il rapporto completo (in tedesco).

 

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